Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che prevede una revisione del Codice della Strada a favore dei ciclisti, in risposta all’aumento dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto.
Le nuove norme introducono concetti come ‘strada urbana ciclabile‘, ‘corsia ciclabile‘ e ‘zona ciclabile‘, stabilendo regole specifiche per la circolazione e la priorità delle biciclette. Inoltre, vengono fissate nuove regole per i sorpassi, le distanze di sicurezza e l’uso di alcol e droghe.
Queste nuove regole sull’uso delle biciclette elettriche includono disposizioni precise su limiti di velocità massima, necessità di assicurazione RC per alcuni tipi di bici a pedalata assistita, e non obbligatorietà del casco.
Se non siete sicuri di come queste nuove norme influenzeranno il vostro utilizzo della bicicletta elettrica, non preoccupatevi.
In questo articolo vi illustreremo le nuove normative sulle bici elettriche e vi forniremo tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli sulla vostra bicicletta elettrica.
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Definizione di e-Bike
Una bicicletta elettrica (e-bike) è un veicolo a due ruote che funziona grazie ad un motore elettrico ausiliario che assiste la pedalata dell’utente.
Grazie alla tecnologia del motore elettrico, la bicicletta elettrica rappresenta una soluzione eco-sostenibile e alternativa ai mezzi di trasporto tradizionali.
Proprio per via del motore ausiliario, la sua normativa di circolazione non è completamente equiparata a quella delle normali biciclette e richiede l’osservanza di alcune regole specifiche.
Regolamento Bici Elettriche 2024
Le normative per la circolazione delle biciclette elettriche dipendono dalla tipologia di bicicletta elettrica in questione. In particolare, si distinguono le biciclette a pedalata assistita dalle biciclette elettriche che non rientrano nella definizione della direttiva 2002/24 CE.
Per le biciclette a pedalata assistita, la legge italiana prevede che:
- la potenza massima del motore ausiliario non superi i 250 W
- l’assistenza della pedalata si interrompa una volta raggiunti i 25 km/h.
Inoltre, le biciclette a pedalata assistita sono equiparate alle normali biciclette e non richiedono alcuna patente di guida o certificato di circolazione.
Le biciclette elettriche che non rientrano nella definizione della direttiva 2002/24 CE, invece, devono rispettare il regolamento 168/2013 dell’Unione Europea.
Tale regolamento prevede la suddivisione delle biciclette elettriche in diverse categorie a seconda della potenza del motore ausiliario e della velocità massima raggiungibile. In particolare, le categorie previste sono:
- Pedelec con pedali (L1e-A): biciclette a pedalata assistita con potenza massima del motore ausiliario di 1 kW e velocità massima di 25 km/h;
- S-pedelec (L1e-B): biciclette a pedalata assistita con potenza massima del motore ausiliario di 4 kW e velocità massima di 45 km/h;
- Ciclomotori elettrici (L1e): biciclette elettriche con potenza massima del motore ausiliario di 4 kW e velocità massima di 45 km/h.
Per poter circolare sulle strade, queste biciclette elettriche devono essere omologate e rispettare i limiti di potenza e velocità previsti dal regolamento 168/2013. Ovviamente, è necessario che i possessori di biciclette elettriche rispettino le normative europee sulla circolazione, tra cui il Codice della Strada.
In Italia, le normative europee sulla circolazione delle bici elettriche sono state recepite attraverso il Decreto Legislativo 14 dicembre 2019, n. 151. Tale decreto prevede che le biciclette elettriche omologate possano circolare su strade pubbliche e piste ciclabili, mentre sono vietate su aree pedonali e in alcune zone a traffico limitato.
Il decreto prevede l’obbligo di luci e fari di posizione per le biciclette elettriche, così come per le normali biciclette.
Velocità Massima
Quando si parla di bici a pedalata assistita, uno dei fattori più importanti da considerare è il limite massimo di velocità imposto dalla legge.
A seconda del tipo di e-bike e della potenza del suo motore, ci sono diversi limiti di velocità che i ciclisti devono rispettare per garantire la loro sicurezza sulla strada. In questa parte della nostra guide approfondiremo i dettagli dei limiti di velocità massima per le biciclette elettriche in Italia e nell’UE.
Qual è la Velocità Massima Consentita per le Bici Elettriche?
La velocità massima consentita per le bici elettriche varia a seconda delle tipologie di biciclette previste dalle normative europee e nazionali.
Per le normali biciclette a pedalata assistita, la velocità massima è limitata a 25 km/h, mentre per le cosiddette S-Pedelec la velocità massima è di 45 km/h.
Le S-Pedelec sono classificate come ciclomotori, e quindi soggette ad obblighi come l’assicurazione, il casco da ciclismo e l’omologazione.
È importante sottolineare che la velocità massima delle biciclette elettriche non deve essere confusa con le nuove regole del monopattino elettrico, che impongono una velocità massima limitata a 20 km/h.
In caso di superamento della velocità massima consentita per la tipologia di bici elettrica posseduta, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria, che varia in base all’entità dell’infrazione.
Si consiglia quindi di rispettare rigorosamente i limiti di velocità previsti dalla normativa, al fine di evitare sanzioni e garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada.
Come Viene Misurata la Velocità Massima?
La velocità massima delle bici elettriche è una caratteristica importante per gli acquirenti ed esistono diversi metodi per misurarla.
Quello più attendibile prevede l’utilizzo di un dispositivo di misurazione specifico come un GPS dedicato o un ciclocomputer con funzione GPS.
Un GPS è un dispositivo di posizionamento satellitare che consente di determinare con precisione la posizione della bicicletta e la velocità a cui si sta viaggiando. I ciclocomputer con funzione GPS svolgono una funzione simile, ma consentono anche di monitorare altri parametri come la distanza percorsa, la durata del viaggio e la velocità media.
Per effettuare una misurazione affidabile, l’apparecchio deve essere fissato sulla bicicletta in modo da avere uno strumento affidabile per la misurazione della velocità massima.
In alternativa, è possibile effettuare una misurazione teorica in base alla potenza del motore e alla tipologia di terreno percorso.
Tachimetro Obbligatorio
Dal 1° aprile 2024, tutte le e-bike in grado di raggiungere i 45 km/h dovranno essere obbligatoriamente dotate di un tachimetro per monitorare la velocità. Questa misura mira a garantire il rispetto dei limiti di velocità imposti per legge.
L’obbligo del tachimetro non riguarderà solo i nuovi modelli, ma anche le e-bike veloci già in circolazione. I
proprietari avranno tempo fino al 1° aprile 2027 per installare un tachimetro compatibile sui loro veicoli.
Potenza Massima
La Potenza Massima è uno dei fattori più importanti da considerare quando si sceglie una bici elettrica.
Il Codice della Strada stabilisce dei limiti in merito alla potenza massima che i motori delle bici devono avere per poter circolare legalmente su strada.
Qual è il Limite di Potenza Massima Consentito dalla Legge?
Uno dei fattori fondamentali da considerare nella produzione e nella vendita di biciclette elettriche è il rispetto delle normative europee in materia di potenza massima.
Le specifiche tecniche relative alle biciclette elettriche sono stabilite in base alla categoria di appartenenza, suddivise in L1eA e L1eB, che determinano la potenza massima consentita.
In particolare, la categoria L1eA è riservata alle biciclette elettriche potenti con pedalata assistita la cui potenza massima del motore ausiliario non supera i 1000W. La velocità massima che queste biciclette possono raggiungere è di 25 km/h.
La categoria L1eB, invece, è destinata alle biciclette elettriche con pedalata assistita e con motore ausiliario la cui potenza massima non supera i 4000W. In questo caso, la velocità massima raggiungibile è di 45 km/h.
È importante notare come questi limiti di potenza massima siano stabiliti da normative precise e in vigore nell’Unione Europea, allo scopo di garantire condizioni igieniche e di sicurezza per chi utilizza le biciclette elettriche.
Per rispettare le normative è pertanto necessario produrre e vendere biciclette elettriche in linea con le specifiche stabilite dalle autorità europee.
In particolare, le biciclette elettriche che desiderano essere commercializzate devono possedere il certificato di circolazione e rispettare i limiti di potenza massima consentiti per ogni categoria di appartenenza.
Come Viene Misurata la Potenza Massima?
La potenza massima di una bicicletta elettrica viene misurata sulla base della potenza nominale del motore elettrico a cui è dotata. La potenza nominale viene espressa in Watt (W) e indica la massima potenza che il motore può sviluppare in modo continuativo.
In altre parole, la potenza massima di una bicicletta elettrica dipende dalla potenza massima del motore elettrico installato sulla bicicletta.
[irp posts=”2601″ ]In caso di biciclette dotate di una batteria rimuovibile, la potenza massima del motore viene comunque misurata sulla base della massima potenza erogata dal motore quando la bicicletta è in funzione.
In questo modo si ha la certezza che la potenza massima non viene influenzata dal tipo di batteria utilizzata.
Per rispettare le normative europee sulla potenza massima delle biciclette elettriche, è importantissimo verificare che la potenza massima del motore non superi i limiti previsti dalle norme. Solo così si può garantire la conformità della bicicletta elettrica alle normative vigenti.
Le Nuove Norme per le Strade Urbane Ciclabili
Il disegno di legge approvato introduce il concetto di “strada urbana ciclabile“, una strada urbana con una sola carreggiata che ha un limite di velocità non superiore a 30 km/h e dove la priorità deve essere data alle biciclette.
Su queste strade, le biciclette possono occupare qualsiasi posizione sulla carreggiata.
La Corsia Ciclabile e le sue Funzioni
La “corsia ciclabile” è la parte longitudinale della carreggiata sulla destra, dedicata alla circolazione delle biciclette su strade urbane.
I veicoli a motore devono dare la precedenza alle biciclette sulla corsia ciclabile segnalata.
La corsia ciclabile può essere utilizzata per il traffico ciclabile in doppio senso su strade urbane a senso unico con un limite di velocità di 30 km/h o inferiore.
La Zona Ciclabile e le sue Regole
La “zona ciclabile” è un’area urbana con regole di circolazione specifiche e priorità per le biciclette.
I comuni possono limitare o escludere certe categorie di veicoli dalla “zona ciclabile”e implementare misure di moderazione del traffico.
Il limite di velocità in queste zone è di 30 km/h e i veicoli a motore devono prestare particolare attenzione a pedoni e ciclisti.
Zona di Attestamento Ciclabile: Cosa Cambia
La “zona di attestamento ciclabile” è un tratto della carreggiata tra due linee di stop, designato per i ciclisti in attesa al semaforo.
Queste zone possono essere stabilite in certe intersezioni semaforizzate con una sola corsia per direzione e un limite di velocità di 50 km/h o inferiore.
I veicoli a motore devono fermarsi prima della prima linea continua, mentre la seconda linea indica il limite per le biciclette. I ciclisti possono cambiare direzione all’interno della “zona di attestamento ciclabile” durante la fase di luce rossa.
Sorpassi e Distanze di Sicurezza
Quando sorpassano i ciclisti, i veicoli a motore devono mantenere una distanza di almeno 1,5 metri, tenendo conto della loro velocità e larghezza.
Fila Indiana Obbligatoria Fuori Città
Nei centri urbani, i ciclisti dovranno procedere in fila indiana quando il traffico lo richiede. Fuori dai centri abitati, la fila indiana sarà obbligatoria, ad eccezione dei casi in cui un ciclista minore di 10 anni proceda sulla destra di un altro.
Il disegno di legge include anche disposizioni sull’uso di alcol e droghe, nonché regolamenti per scooter e biciclette.
Normativa Europea sulle Bici Elettriche
Le biciclette elettriche, o bici elettriche, sono diventate sempre più diffuse sia nelle grandi città che in molte zone rurali.
Proprio per questo motivo, esiste una specifica normativa europea che disciplina l’impiego delle bici elettriche sulle strade pubbliche. Ecco alcune delle principali regole previste dalla normativa europea sulle bici elettriche.
Quali Sono le Normative Europee sulla Circolazione delle Bici Elettriche?
Le normative europee sulla circolazione delle bici elettriche sono regolamentate dalla Direttiva Europea 2002/24/CE e dal Decreto 31 gennaio 2003 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Secondo queste direttive, la bicicletta a pedalata assistita è definita come un velocipede controllato dal ciclista e dotato di un motore ausiliario avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW e una velocità massima di 25 km/h.
Le e-bike che rispettano questi standard sono considerate normali biciclette e non necessitano di documentazione particolare per la loro circolazione su strada. Tuttavia, le bici elettriche che non rispettano questi standard sono considerate ciclomotori e sottostanno a diverse normative.
Per la circolazione su strade pubbliche, le e-bike che sono considerate ciclomotori devono essere dotate di:
- assicurazione RC
- targa identificativa
- casco omologato
- certificato di immatricolazione.
La velocità massima di queste bici elettriche è limitata a 45 km/h e la potenza nominale continua massima del motore ausiliario può superare 0,25 KW.
Certificato di Circolazione
Il certificato di circolazione è un documento fondamentale per tutti i veicoli che circolano sulle strade italiane. Nella sua versione più semplice, il certificato di circolazione attesta che il mezzo in questione ha superato la revisione periodica e si trova in regola per quanto riguarda le norme sulla sicurezza e l’inquinamento.
n caso di biciclette elettriche, il certificato di circolazione è un documento che accerta la conformità del veicolo alla normativa europea e rende possibile la circolazione su strada senza incorrere in sanzioni amministrative.
Cosa prevede il certificato di circolazione per i veicoli elettrici?
Il certificato di circolazione, o libretto di circolazione, è un documento obbligatorio per tutti i veicoli a motore, comprese alcune categorie di biciclette elettriche.
Per le biciclette elettriche dotate di un motore con potenza superiore ai 250W e velocità massima superiore ai 25 km/h, equivalente ai ciclomotori, è richiesta l’omologazione e la conseguente registrazione presso le autorità competenti.
Il certificato di circolazione attesta che il veicolo è stato omologato e rispetta le normative europee in materia di sicurezza.
Il documento riporta il codice di riconoscimento del veicolo, la data di scadenza dell’omologazione e altre informazioni rilevanti.
Per le biciclette elettriche, la registrazione presso le autorità competenti e l’ottenimento del certificato di circolazione garantiscono non solo la conformità alle normative in vigore, ma anche l’ottenimento della necessaria documentazione per la circolazione su strada.
Il certificato di circolazione è un documento essenziale per le biciclette elettriche, poiché attesta la regolarità del veicolo e la sua conformità alle normative europee in materia di sicurezza.
Senza di esso, le biciclette elettriche con potenza superiore ai 250W e velocità massima superiore ai 25 km/h non possono circolare legalmente su strade pubbliche, rischiando sanzioni amministrative e la sequestro del veicolo.
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